Fondo transizione industriale

Obiettivi e finalità

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale si rivolge alle imprese che investono nella tutela ambientale e ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici, finanziando progetti che hanno uno dei seguenti obiettivi:

  • maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
  • uso efficiente delle risorse attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Gli investimenti devono perseguire, in via esclusiva, un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, se non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente l’intervento. 

Beneficiari

Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese;
  • presentano programmi di investimento relativi a una sola unità produttiva, nella quale deve essere svolta un’attività rientrante nel settore manifatturiero di cui alla sez. C ATECO 2007;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali;
  • non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Comm. europea;
  • hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  • non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5 c. 2 del DM 21/10/22.

Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore, mentre il 40% è destinato ai progetti da realizzare in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, che riguardano:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile);
  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Se l’impresa ha richiesto l’applicazione delle disposizioni di cui al Quadro Temporaneo sono considerati costi agevolabili i costi totali delle attrezzature, dei macchinari o degli impianti necessari per realizzare i programmi finalizzati a conseguire l’efficientamento energetico.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale:

  • spese relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto di formazione (viaggi, alloggio, materiali, forniture, ammortamento di attrezzature e strumenti utilizzati per la formazione, ecc.);
  • costi dei servizi di consulenza connessi alla formazione.

Erogazione del contributo

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto:

Per gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e il valore dell’intensità è disciplinato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.

  • per il miglioramento dell’efficienza energetica agevolazioni pari al 30% delle spese ammissibili  (maggiorazioni del 20% per le PI, del 10% per le MI, del 15% per investimenti effettuati nelle zone A e del 5% per investimenti effettuati nelle zone C della Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia);
  • per l’installazione di impianti da autoproduzione di energia agevolazioni pari al:
    • 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili o di idrogeno rinnovabile o alla cogenerazione ad alto rendimento (maggiorazioni del 20% per le PI e del 10% per le MI); 
    • 30%per gli investimenti finalizzati alla realizzazione di impianti di stoccaggio e per quelli destinati alla cogenerazione diversa da quella di cui sopra (maggiorazioni del 20% per le PI e del 10% per le MI);
  • per gli investimenti relativi all’uso efficiente delle risorse agevolazioni pari al 40% delle spese ammissibili (maggiorazioni del 20% per le PI e 10% per le MI, 15% per investimenti effettuati nelle zone A e 5% per investimenti effettuati nelle zone C, di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia);
  • per gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e il valore dell’intensità è disciplinato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.

Scadenza dell’avviso e presentazione delle domande

La domanda per il nuovo sportello può essere presentata solo online su questo sito dalle 12.00 del 5 febbraio 2025 alle 12.00 dell’8 aprile 2025, nella nuova Area personale di Invitalia.

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